Deve il suo nome all'abbondanza di acque che erano nella zona e ai numerosi alberi di alloro che si trovavano nei fitti boschi. Il castello nasce nel X sec. come feudo della famiglia Trinci di Todi. Dopo il 1810 entrò a far parte della podesteria di Baschi. Nell'attuale ingresso del paese, una volta cappella di S. Valentino, sono visibili affreschi del 1400, che sebbene sono andati quasi del tutto perduti, testimoniano ancora la loro antica e mistica bellezza. Nel suo territorio c'è il "Romitorio della Pasquarella" con l'altare dedicato alla Venuta dei Magi e quindi all'epifania.